Io lo chiamo cinematografo
Autore:
Tornatore Giuseppe, Rosi Francesco
Editore:
Mondadori
Collana: Strade Blu
Prezzo:
18,00 €
Data pubblicazione: 13-/11/2012
Pagine: 228
EAN: 9788804613695
Genere: registi e produttori, cinema, televisione e radio, rosi francesco, autobiografie: artisti e personalità dello spettacolo
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"Il cinema, allora, era una grande famiglia, è vero. C'era un rapporto di comprensione, anche di affetto. Poi ci sentivamo tutti parte di una grande avventura, far rivivere sullo schermo la vita." Proprio di "grande avventura" è il caso di parlare a proposito di Francesco Rosi, classe 1922, che in questo libro ha deciso di raccontare la propria vita e i segreti del suo mestiere a un altro regista, il suo amico Giuseppe Tornatore. È in famiglia, nella Napoli degli anni Trenta, "legata a doppio filo con il suo mare", che tutto comincia: papà Sebastiano, appassionato di cinematografo, gli scatta magnifici fotoritratti, ispirandosi anche a Jackie Coogan, il protagonista del Monello di Charlie Chaplin. Poi ci sono zio Pasqualino, "capo-claque" nei teatri di rivista, e zia Margherita, che lo accompagna ogni giovedì al cinema, dove il piccolo Francesco scopre la magia dei primi film muti. Nell'immediato dopoguerra Rosi si trasferisce a Roma dove, insieme a una spiccata passione per il teatro e per la letteratura, porta con sé lo stupore per quelle sagome di ombre e luci che si agitano su uno schermo bianco. E capisce che il cinema diventerà il suo mestiere. In questo libro-intervista che è insieme autobiografia e saggio critico, Rosi ci svela una miniera di informazioni e aneddoti che riguardano i suoi film e la sua carriera di regista, senza lasciare "fuori campo" gli aspetti più intimi e privati di una vita intensa e coraggiosa.
Francesco Rosi è senza alcun dubbio uno dei grandi personaggi dello spettacolo e della cultura italiana, tra i più importanti e riconosciuti registi italiani degli anni '60. La sua è una vita contrassegnata dalla passione civile e da un coraggioso impegno nel denunciare le verità scomode del nostro Paese, come nel suo celebre "Le mani sulla città", in un percorso che si intreccia con quello di molti altri esponenti della cultura italiana, da Raffaele La Capria a Gian Maria Volontè, da Luchino Visconti a Sophia Loren. Giuseppe Tornatore, uno dei protagonisti della nuova generazione, ha conversato a lungo con "il Maestro" Rosi, creando una profonda affinità intellettuale e umana: in questo libro raccoglie il frutto di una straordinaria conversazione, raccontando la vita di uno dei simboli dell'Italia di ieri e di oggi e guidandoci in un viaggio che attraversa le più importanti stagioni del nostro Paese. Una biografia narrata che ci fa immergere, attraverso la vita di Francesco Rosi, dentro il cuore pulsante della nostra storia recente.