Dall'inespressionismo all'arte bionica
Autore:
Piero Montana
Editore:
Centro d'arte e cultura Piero Montana
Collana:
Prezzo:
7,00 €
Data pubblicazione: Ottobre 2024
Pagine: 85
EAN: 9791221073065
Genere: Arte e filosofia
Prenota il libro
A che cosa si deve la scomparsa dell’io, del soggetto, la scomparsa di quella che
Michel Foucault nel suo libro "Le parole e le cose" chiama la morte dell’uomo,
nell’opera d’arte contemporanea? Piero Montana, gallerista e critico d’arte, in
questo suo libro mette in relazione tale morte con quella di Dio, annunciata da
Nietzsche nel brano "L’uomo folle" della Gaia scienza (1882). Per il nostro autore
tuttavia l’evento epocale costituito dalla morte di Dio sarebbe avvenuto prima che
Nietzsche ne venisse a parlare. Intellettualmente infatti Dio era già stato eliminato
da molto tempo dal pensiero dei filosofi del Secolo dei Lumi nonché da questi
prontamente sostituito con un idolo, la Dea Ragione.
Ma tale morte non è altro che un boomerang. Essa viene a ricadere di rimando su
chi lo aveva scagliato. Comportando la perdita di spiritualità nell’uomo, essa viene a
determinare di conseguenza la morte di quella soggettività, che ne era il supporto.
L’arte contemporanea, che per il nostro critico è l’unica e vera religione del nostro
tempo, non solo si fa annuncio di una tale morte ma pure, nella realizzazione delle
sue opere, la mette in pratica, non sapendone tuttavia spiegare le motivazioni
profonde, le cause metafisiche.
La catastrofe del soggetto e la sostituzione di questi con l’oggetto anonimo e seriale,
prodotto dall’industria, o con la machina computerizzata e la sua intelligenza
artificiale, operata dalle correnti dell’arte contemporanea, a livello internazionale
ritenute più rilevanti, quali L’Inespessionismo, l’Art Post Human ed in ultimo l’Arte
bionica Post Antropocene per Montana, non sono dunque altro che espressioni di
una visione ateologica del pensiero moderno, positivista, scientista, materialista che
nel suo estremo sviluppo giungerebbe oggi alle sue ultime e nefaste conseguenze: la
morte dell’Io, del soggetto ma anche dell’Arte, che ne è la sua diretta
estrinsecazione.