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Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia

Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia Rizzoli Francesco Lepore

Autore: Francesco Lepore
Editore: Rizzoli
Collana: Saggi italiani
Prezzo: 17,00 €

Data pubblicazione: 22/06/2021
Pagine: 192
EAN: 9788817157407
Genere: Criminalità

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Quasi abbracciati e mano nella mano, uccisi entrambi da un colpo di pistola alla testa. Furono trovati così, il 31 ottobre 1980, sotto un enorme pino marittimo nella Vigna del Principe a Giarre, i corpi del venticinquenne Giorgio Agatino Giammona e del quindicenne Antonio Galatola, detto Toni. I due erano scomparsi quattordici giorni prima. Subito, nella cittadina del catanese, si inizia a vociferare di doppio suicidio, o di omicidio-suicidio. Per tutti, in paese, le vittime erano i ziti - «i fidanzati» - e Giorgio veniva ormai da tempo additato quale puppu cu bullu: un «frocio patentato», insomma, accusato di aver traviato un giovane innocente. A rendere inaccettabile quella relazione è, in realtà, solo l'orientamento sessuale dei due: a quella stessa società sembra assolutamente normale che una sorella di Toni sia andata via di casa a dodici anni, e a quindici sia già madre. Intanto, mentre i parenti delle vittime si affannano a negarne l'omosessualità, le indagini si infrangono contro un muro di silenzio e i punti da chiarire restano tanti. Com'è possibile che i cadaveri siano stati rinvenuti in una zona battuta, a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri? E come conciliare la posizione dei corpi e la traiettoria dei proiettili con l'ipotesi di suicidio-omicidio? Infatti, di lì a pochi giorni, il tredicenne Francesco Messina - nipote di Toni - confessa: i due l'hanno supplicato di ucciderli, e sono arrivati persino a minacciarlo di morte se non li avesse aiutati. Poi, però, il ragazzino ritratta, sostenendo di aver confessato dietro pressione delle forze dell'ordine. Quello che è certo è che Giorgio e Toni sono morti del pregiudizio di una intera comunità nei loro riguardi. La vicenda scosse fortemente l'opinione pubblica, che fu portata per la prima volta a riconoscere l'esistenza dell'effettiva discriminazione verso le persone omosessuali. Come diretta conseguenza, il 9 dicembre 1980, sull'onda emotiva della grande manifestazione tenutasi a Giarre...


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