“Una divisa per Nino” - Il Fascismo narrato ai bambini di Francesca La Mantia, illustrazioni di
Matteo Mancini. Ed. Gribaudo, 2019.
I bambini capiscono tante cose, è vero, ma non tutto; allo stesso modo, soffrono per tante cose
e bisogna avere cura nel proporre loro gli argomenti generatori di sofferenza. Terreno infido e
pericoloso, per i bambini, è l’ingiustizia, la cui narrazione, magari fatta con intento “educativo”,
sortisce o un effetto simile alla violenza assistita, producendo in loro l’angosciante impotenza di
chi non ha la forza di intervenire, o un effetto di distanza, che ridicolizza e riduce la portata del
problema. La questione si complica ancora di più quando l’ingiustizia ha una dimensione
storica, che complica i piani di analisi, rimpicciolendo ancora di più la comprensione, che,
invece, può trovare i suoi percorsi anche per gambe infantili se le storie sono raccontate con il
giusto passo.
“Una divisa per Nino” va per la strada giusta: affronta il tema della violenza fascista e della
libertà interiore con la chiarezza dello sguardo emotivo, nella relazione tra due bambini che
stanno da due parti diverse: uno è “fascista”, Nino, l’altro è “antifascista”, Gabriele. La relazione
tra i due si costituisce come tutte le amicizie tra bambini, cioè attraverso una varietà di emozioni
che non hanno alcuna appartenenza pur essendo condizionate dal contesto, e si consolida
grazie ad un adulto gentile e perseverante, che si mette accanto a Nino per fargli capire la
realtà della vita e del suo tempo senza imposizioni.
Essere liberi dentro significa mostrarlo fuori, e la sopraffazione giunge puntuale a reprimere e
punire. A questo punto, Nino sceglie da che parte stare, e la limpidezza del suo orizzonte
resterà nitida davanti a lui per tutta la vita.
Nino si racconta a noi nel libro non solo attraverso le parole dell’autrice, Francesca La Mantia,
ma anche attraverso le illustrazioni chiare e vive di Matteo Mancini che ci mettono in relazione
con gli occhi grandi dei bambini e le ombre scure dei cattivi, che sono capaci di allungarsi nelle
nostre relazioni fin dalle distanze del passato remoto. Nino e il suo amico Gabriele, dalle pagine
della loro storia ispirata ad una vicenda realmente accaduta, sono arrivati nel nostro presente
proprio per fare luce a tutti i bambini, piccoli e adulti.
M. Gloria Calì.
Le opinioni dei lettori | |