L’ultimo Risorgimento. Settembre 1866: la rivolta del Sette e Mezzo
Autore:
AA.VV.
Editore:
Istituto Poligrafico Europeo
Collana: Le Opinioni
Prezzo:
12,00 €
Data pubblicazione: 2018
Pagine: 232
EAN: 9788896251683
Genere: Storia
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Nel settembre 1866 un’insurrezione popolare sconvolse la città di Palermo e i Comuni del suo hinterland, colpendo i centri del potere amministrativo, politico e militare. Le modalità di svolgimento furono assai simili a quelle dei moti antiborbonici dei decenni precedenti e molti capisquadra erano gli stessi che nel 1860 avevano portato alla vittoria la spedizione dei Mille. In questo caso, però, la controparte era costituita dal neonato Regno d’Italia a guida sabauda.
Gli osservatori di parte governativa attribuirono la rivolta del Sette e Mezzo ad un «episodio di delinquenza collettiva», mentre la Commissione parlamentare d’inchiesta e la maggior parte degli storici hanno sottolineato la crisi di fiducia tra governati e governanti, la leva obbligatoria, i rastrellamenti militari per catturare disertori e renitenti, la soppressione delle corporazioni religiose e l’incameramento dei loro beni, la gestione dell’ordine pubblico che confondeva artatamente delinquenza comune e opposizione politica.
In una società ad alto livello di «democratizzazione della violenza», il moto popolare fu preparato da un gruppo di repubblicani radicali in rotta con i moderati e con Mazzini, guidato prima dal generale garibaldino Giovanni Corrao e poi da Giuseppe Badia, cui diedero manforte esponenti clericali e filoborbonici in cerca di rivincita. Il carattere ibrido della direzione politica, il mancato collegamento col resto dell’Isola e l’approdo in città di 40.000 soldati con cannoni e mitragliatrici, facilitarono l’azione repressiva guidata dal generale Raffaele Cadorna, con la dichiarazione dello stato d’assedio, arresti di massa e tribunali speciali.
Sulla scorta di quanto emerso dal convegno di studi storici “L’ultimo Risorgimento. A 150 anni dalla rivolta del Sette e Mezzo” tenutosi il 27 novembre 2016 a Bolognetta, questo volume intende ricostruire il contesto sociale e politico dell’insurrezione e favorire la riflessione sul suo rapporto con la lunga serie dei moti ottocenteschi e con i successivi sviluppi che portarono alla nascita dei Fasci dei lavoratori.