Il mostro buono di Bruxelles ovvero l'Europa sotto tutela
Autore:
Hans Magnus Enzensberger
Editore:
Einaudi
Collana: Vele
Prezzo:
10,00 €
Data pubblicazione: 29/01/2013
Pagine: 100
EAN: 9788806210939
Genere: Politica scienze politiche
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Quello di Hans Magnus Enzensberger sembra un attacco frontale all'Unione Europea. Una mossa apparentemente inspiegabile da parte di uno degli scrittori e intellettuali più spiccatamente europeisti del panorama continentale. Ma non è una provocazione, è un grido di allarme, un dito puntato contro la burocrazia di Bruxelles, il mostro "buono" armato delle migliori intenzioni, che con la pretesa di armonizzare le differenze sta, giorno dopo giorno, erodendo gli ideali fondativi della stessa Unione. Il "deficit democratico" che da più parti viene diagnosticato alle istituzioni comunitarie è solo un pietoso eufemismo per celare una vera e propria messa sotto tutela dei cittadini europei. La conseguenza del fiorire di istituzioni nascoste dietro sigle e acronimi misteriosi, o del proliferare di leggi sulla curva media dei cetrioli o sui conti correnti da trentuno cifre, è la progressiva erosione del senso civico degli abitanti di "Eurolandia". E, potenzialmente, la resa di tutti noi a uno spirito antidemocratico.
Uno scrittore e due filosofi ci spiegano i mali dell'Europa
di Corrado Augias , Il Venerdì, 01/03/2013
Ci sono uomini politici, anche di primo piano, che parlano di Europa senza sapere bene che cosa stiano dicendo; ci sono comuni cittadini che non sanno nemmeno che cosa sia e quali poteri abbia un'istituzione europea.
C'è, più in generale, un senso di insoddisfazione verso l'Unione europea che la crisi ha accentuato. Ci sono però anche dei libri che aiutano a capire la situazione in cui ci troviamo, i difetti, le prospettive. Ne indico qui due che hanno in comune chiarezza di scrittura, onestà d'intenti, considerazioni accattivanti. Sono qualità che basterebbero per qualunque libro, a maggior ragione per questi che analizzano una parte non secondaria della nostra vita di cittadini del vecchio continente, non solo dal punto di vista economico.
Il primo è Il mostro buono di Bruxelles di Hans Magnus Enzensberger. Il grande scrittore e intellettuale tedesco apre con alcuni dati di fatto che ormai diamo per scontati ma che sono in realtà altrettante enormi conquiste. Il primo è la pace. Dal 1945 un continente dove ci si è fatti a pezzi per secoli conosce il bene supremo della pace. Il secondo è la facilità degli spostamenti. Posso decidere di risiedere a Milano o a Madrid, a Berlino o a Parigi, senza avere bisogno di autorizzazioni particolari, pezzi di carta, visti. Poi vengono i molti punti negativi, il peggiore dei quali è che i governanti di Bruxelles sono privi di legittimazione democratica. Esiste un Parlamento ma con poteri limitati; chi davvero fa le leggi nell'Unione è ancora il Consiglio, ovvero un organismo inter-governativo preoccupato soprattutto dall'economia: "C'è una maligna ironia nel fatto che le lacerazioni più pericolose affiorino proprio là dove l'Unione vedeva la sua missione peculiare: il campo dell'economia".
Gli argomenti del secondo titolo largamente coincidono, diversi però taglio e riferimenti: La nostra Europa (Raffello Cortina ed., pp. 170, euro 12), a doppia prestigiosissima firma: Edgar Morin, Mauro Ceruti. Dominano queste pagine il ritratto dell'Europa, lo sguardo sulla sua storia, le difficoltà dell'attuale periodo. Insieme però, la convinzione che i nostri problemi sono diventati globali e che "tutti oltrepassano le competenze degli Stati nazionali". Conclusione: o saremo capaci di risolverli insieme o l'Europa rischierà, tutta intera, di diventare un'entità trascurabile nel mondo nuovo che all'ombra della crisi si sta preparando.
