I quaderni * elinor marianne non hanno righe, e nemmeno quadretti, perché sono indisciplinati e in riga non ci vogliono proprio stare – e sono tutto tranne che “quadrati”. Sono spazi bianchi da riempire di idee, appunti, schizzi, frasi, stralci di libri. Fogli di carta porosa su cui scrivere un pensiero da ricordare o una ricetta da sperimentare; su cui tracciare una linea, un viso, o il nome di un bambino; su cui appuntare una parola che è nostra, perché ci descrive; un progetto o una promessa – per esempio quella di non cambiare, di non smettere di sperare, di crederci.