Le opinioni dei lettori | |
L'opinione di cscaduto@gmail.com | 31-01-2016 |
Se tutto scorre, passa certo da qui Non è detto che si riesca a leggerlo al primo tentativo. Il fitto tourbillon di nomi e titoli, così come il rapido susseguirsi degli immancabili patronimici russi e le mezze pagine in francese possono scoraggiare (ed hanno scoraggiato) molti lettori già preoccupati dalla mole dell'opera. Così è stato con me. Ma se si passa indenni dalle prime pagine, ecco che davanti al lettore si spiega un affresco fantastico, complesso e al tempo stesso coinvolgente. Come quelli che siamo abituati a vedere negli ampi saloni dei nostri splendidi musei italiani. Con alcune figure centrali - Pierre e Andrei, certo, ma anche il generale Kutuzov, il SUO popolo russo e poi, ovviamente, Natasha Rostov - e, sullo sfondo, la storia, Borodino, l'incendio e la disfatta non disturbata della Grande Armee. Tutto "utilizzato" da uno dei più insigni conoscitori dell'animo umano (con lui, solo il connazionale Dostoevskij) per spiegare perchè alcuni avvenimenti sono andati in un modo e non nell'altro, con gli uomini (anche i più importanti) costretti a fare solo da spettatori o, al massimo, da comprimari. Non dico alcunchè di nuovo se ricordo (anche a me) che dopo "Guerra e pace" - così come con la Commedia di Dante e Don Chisciotte - la letteratura non è stata più la stessa. Quindi, se tutto scorre, passa certo da qui. | |